Domenica 25 giugno 2023 - 12 - A (Mt 10,26-33)
La comunità dell’evangelista Matteo raccoglie una serie di detti di Gesù circa la missione e utili per chi è mandato ad annunciare. I primi cristiani degli anni 80 vivevano un tempo faticoso, tutto in salita, a confronto con derisioni e persecuzioni. La paura li aveva paralizzati. Per questo sono incoraggiati a vivere con fiducia. Ciò che avevano scoperto come significativo per la loro vita non poteva essere tenuto nascosto e segreto, vissuto nel nascondimento come fossero una setta. Piuttosto erano chiamati a superare la paura, a mettersi in gioco e a condividerlo con tutti. Se il cristianesimo si riduce alla sfera intima, è simile al valore di Babbo Natale. Il Dio cristiano è coinvolto nella storia umana, tanto che nulla accade che Egli non partecipi in prima persona, nessuna lacrima scende che non non la condivida, nessuna ferita si apre che non sia anche la Sua. Egli partecipa, si china, intreccia la sua speranza con la nostra, il suo respiro con il nostro.
Sì, caro Signore tu ci dici che noi valiamo più di molti passeri, che Dio conosce le nostre fragilità, eppure abbiamo paura. I passeri continuano a cadere a terra, i bambini continuano a morire, i piccoli ucraini sonodeportati in Russia, i bimbi migranti trovano il cimitero nel Mediterraneo, ineonati sono venduti per 8mila euro subito dopo il parto… E nel vangelo tu ci dici che nessun passero cade senza che Dio lo voglia! Ma allora è Dio che spezza il volo? È lui che vuole la morte? No. Non è vero il proverbio che dice: “non si muove foglia che Dio non voglia”. La traduzione del vangelo è sbagliata, non evoca il volere di Dio, ma significa:senzaDio. Un passero non cadrà a terra senza che Dio ne sia sia coinvolto, senza che ne sia ferito. Il nostro dramma è anche il Suo. Dio non spezza le nostre ali, ma le guarisce e le rafforza. Qual è la volontà di Dio? Dio è come un grande genitore: vuole che il figlio sia felice, stia bene con se stesso e con gli altri. Egli vuole che una volta scoperto il valore dell’amore non lo trattenga per sé, ma lo faccia conoscere a scuola, al lavoro, in palestra, nel fare la spesa.