Domenica 6 agosto 2023 -18 A (Mt 17,1-9)

Il racconto della trasfigurazione di Gesù vuole trasmetterci un messaggio significativo. I discepoli, camminando dietro il maestro, capiscono che le cose si mettono male. Gesù non ha successo, cresce l’ostilità e l’opposizione nei suoi confronti. A momenti di entusiasmo si alternano episodi di incomprensione, segnali di un futuro incerto, rischioso. I discepoli pensano: se il maestro va a morire, noi rischiamo la stessa fine. Pietro non capisce questa fine vergognosa. Gesù scoraggia ogni decisione facile e, percependo nei suoi discepoli lo sconforto e la delusione, li «conduce su un molto alto in disparte». Li invita a trasfigurare il loro sguardo, a vedere oltre l’apparenza, perché la grandezza di Dio passa spesso per sentieri strani e tribolati. Ai loro occhi il Gesù che appare un perdente, avviato al fallimento, cambia la figura del volto e diventa luminoso.

L’apparenza è un fallimento, ma la sostanza è ben diversa. Il volto luminoso di Gesù mostra in anticipo la realtà della resurrezione, ciò che diventerà dopo la morte in croce. Dice il testo: «una nube luminosa li coprì con la sua ombra». Quante nubi nere coprono le nostre giornate: ci impediscono di vedere, ma non di percepire la voce della speranza. Figli condannati a vivere nell’ombra di un genitore ingombrante, ma anche figli trasfigurati che portano dentro l’ombra luminosa di genitori rispettosi. Persone sfigurate dai dispiaceri, deformate dalla salute, ferite dal dolore e ancora capaci di vedere oltre l’apparenza. I genitori, con le loro energie, sacrifici, rinunce, sanno bene che ciò che conta nella crescita dei figli non sono gli occhi a vederlo, ma solo il cuore. Quel Dio che non ha volto non lo vedono, ma ascoltando il Figlio, la Voce diventata Volto, non smettono di credere che l’apparente sconfitta di ogni giorno è un passaggio necessario perché la loro missione di genitori si compia.

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Domenica 13 agosto 2023 - 19 A (Mt 14,22-33)

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Domenica 30 luglio 2023 - 17 A (Mt 13,44-52)