1 novembre - Tutti i santi (Mt 5,1-12)

A una lettura superficiale la pagina della Beatitudini appare come una storiella per bambini, per farli crescere positivi e ottimisti. Uno di quei manifesti pubblicitari che dipingono paesaggi tanto luminosi quanto impossibili. Tutti siamo alla ricerca di felicità e Gesù ci indica la strada. Egli chiama beati i poveri, le persone fragili, chi si ostina a cercare giustizia, chi non smette di costruire la pace, chi ha il core dolce e l’occhio del bambino, chi non è violento. Queste persone sono la sola forza invincibile. Le beatitudini son il più grande atto di speranza del cristiano. Secondo Gesù  il mondo appartiene a chi lo rende migliore. Quando Gesù dice “beato chi piange”, non sta dicendo: siete felici quando state male, ma ci annuncia che non siamo soli nell’affrontare le fatiche della vita. Siamo fortunati perché Dio è dalla nostra parte.

Ma chi ci crede che è beato il debole, il povero, quando il mondo canta un ritornello completamente diverso. Si dice che è felice chi è ricco, chi è vincente, chi la fa franca, chi si appoggia ai potenti, chi fa bella figura, chi raggiunge il successo, chi è più armato, chi è più scaltro, chi pensa solo al proprio granaio? Noi diciamo: beato te che dalla vita hai avuto un sacco di fortune, beato te che hai trovato sempre la strada spianata sotto i piedi, beato te che non ti sei fatto mancare nulla! Di fronte alla promessa di Gesù non manca il lamento di chi dice: se avessi avuto un altro marito, se non avessi avuto la mamma anziana in casa, se avessi avuto altri vicini di casa? In realtà siamo chiamati beati là dove il Signore ci chiama a vivere, con quelle persone concrete, con quella moglie, quei figli, quei genitori, quei vicini di casa... È beato chi si spende per gli altri, chi cerca l’armonia e la pace non badando al prezzo che costa. Tra i santi di cui oggi facciamo memoria ci sono anche tutti i nostri cari, che nelle loro fragilità hanno sperimentato la forza del Santo per eccellenza che è Gesù Cristo morto e risorto. A Lui va la nostra gratitudine per averci permesso di fare un pezzo di strada con loro.

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Domenica 7 novembre 2021 - 32 - B (Mc 12,38-44)

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1° novembre 2021 - Cimitero (Gv 20,11-18)