Domenica 4 agosto 2024 - 18 B (Gv 6,24-35)

Domenica scorsa la folla lo ha acclamato e cercato per farlo re. Quello che sembra un trionfo è invece, per Gesù, il più deludente dei risultati. Lui ha proposto la condivisione e la gente lo comprende come un distributore di pane gratis. La gente vuole saziare lo stomaco, Lui, invece, vuole saziare la vita nel profondo. Come potranno capirsi? Gesù si è reso conto che non lo cercano perché hanno fame della sua Parola, ma perché sperano di avere pane in abbondanza, gratuitamente e senza lavorare. Alla richiesta della gente «Dacci sempre questo pane», Gesù risponde: «Io sono il pane della vita». Io sono ciò che ti fa crescere, che alimenta i suoi giorni affamati di senso. Lui è il nutrimento che mantiene vivo il fragile miracolo che è la vita. Pane non è soltanto un pungo di farina, lievito e acqua, ma indica tutto ciò che ci mantiene in vita: l’amore, l’armonia, la pace, il rispetto, la libertà, la gioia…

L’uomo nasce affamato di amare e di essere amato. Ha fame di relazioni e paura di perderle, desidera amore e teme tradimenti. Egli avverte che la sua felicità non è mai garantita, ma sempre minacciata. Gesù non è venuto per trasformare con la bacchetta magica le pietre in pane, ma per insegnare che l’amore e la condivisione producono pane in abbondanza. L’evangelista vuole che ogni cristiano riconosca la propria incomprensione. Amo la persona accanto o il suo portafoglio? Amo Dio o i favori di Dio? Forse anche noi oggi, dopo duemila anni, cerchiamo il Gesù mago e non il Gesù figlio di Dio, il Gesù che riempie lo stomaco e non quello che ci regala il senso della vita. Non mancano nella chiesa pratiche vicine alla magia: la corsa ai santuari per ottenere guarigioni e assicurarsi il favore del Signore, prova che l’equivoco del pane, che Gesù offre, è sempre attuale. Il rischio, anche oggi, è di correre a conoscere il bollettino meteorologico del fine settimana, più che il senso della propria vita.

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Domenica 11 agosto 2024 - 19 B (Gv 6,41-51)

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Domenica 28 luglio 2024 - 17 B (Gv 6,1-15)