Domenica 6 - 27 B (Mc 10,2-16)

Al tempo di Gesù c’erano tre tendenze principali sul divorzio. La prima diceva “Basta un qualunque motivo”. La seconda diceva “No, mai se non in caso di adulterio”, va lapidata e basta. La terza diceva: “Mai il divorzio”. Interrogato da alcuni farisei per sapere di che scuola è, Gesù chiede loro: «Cosa vi ordinò Mosè?». “Ci permise il divorzio” – rispondono. E Gesù spiega che il permesso lo diede per il cuore pietrificato, per limitare i danni. Egli sposta l’accento dalla legge all’amore, affermando la parità tra uomo e donna, che non c’era nella Legge giudaica, perché solo l’uomo poteva divorziare e non la donna. Dicendo «l’uomo non divida…» la possibilità è estesa anche alla donna. Si pone dalla parte debole della società, di chi è considerato abito da usare e gettare. Gesù mette in scena uno dei conflitti centrali del vangelo: il cuore della persona o la legge? Egli accoglie i bambini non perché più buoni degli adulti, ma perché più facilmente sanno aprire la porta del cuore a ogni incontro.

Le leggi umane possono riconoscere la possibilità del fallimento matrimoniale, ma Gesù va oltre e invita a non fermarsi al semplice insuccesso. Noi non siamo il nostro fallimento, valiamo di più. Un bambino che impara a camminare cade, ma nessun genitore gli direbbe: “stai a terra, tu non sei fatto per camminare”. Lo rimette in piedi e lo aiuta a capire che vale più delle sue cadute. Matrimonio indissolubile non vuol dire matrimonio indistruttibile, perché può morire: l’importante è tenere sveglio l’amore. Quando si cessa di guardarsi si finisce per non vedersi più. Non sono le discussioni, la mancanza di denaro e neppure l’infedeltà a uccidere il matrimonio, ma l’abitudine, la solitudine, il non parlarsi. L’indissolubilità che Gesù propone non è tanto una legge, quanto una promessa di vita, perché solo nel tempo le persone possono conoscersi, ricercarsi, crescere insieme. Amarsi è aiutarsi, stimolarsi a diventare se stessi: è sentirsi uno restando in due.

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Domenica 13 ottobre 2024 - 28 B (Mc 10,17-30)

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Domenica 29 settembre 2024 - 26 B (Mc 9 38-43.45.47-48)