Natale 2021 (Lc 2,1-14)
Oggi è Natale! È la festa della nascita di Gesù. Secondo l’evangelista Luca i primi testimoni del Natale sono i pastori che increduli assistono all’evento che ha unito per sempre il cielo e la terra. Natale è dunque una faccenda che riguarda tutti, credenti e non credenti, ebrei e pagani. Solo i “religiosi” non ci sono a Betlemme, solo i potenti della politica di allora e quelli di oggi non vengono coinvolti. Gesù nasce in una condizione di migrante per il quale non c’è posto nell’albergo e in questo quadro si descrivono i pastori che «vegliano di notte facendo la guardia al loro gregge». Sono stretti attorno al fuoco, avvolti dall’oscurità da cui potevano irrompere i briganti e in cui spesso anche loro assalivano altri, facendosi briganti a loro volta. Sono uomini duri, senza paura, senza scrupoli, persone emarginate sia a livello sociale, sia religioso, perché vivere con il gregge impediva loro di osservare le norme rituali di purità e così non potevano rendere il loro culto a Dio. Erano considerati impuri ed estranei a Dio, ma ecco che un Bambino appena nato non dà importanza alla loro impurità e non gli mettono paura. I primi testimoni del Natale sono i pastori, sono gli ultimi, ai quali va il nostro augurio.
Buon Natale alle mamme e ai papà
pastori instancabili che giorno e notte vegliano sui propri figli.
Buon Natale ai genitori in guerra che vivendo separati
feriscono e separano anche i loro figli.
Buon Natale a chi ha la presunzione di sentirsi pastore migliore degli altri
e giudica sbagliato chi non gli assomiglia.
Buon Natale ai pastori che noi consideriamo sbagliati
e che tuttavia non sono estranei a Dio.
Buon Natale a chi non è praticante la chiesa
ed è pastore che pratica il comandamento dell’amore.
Buon Natale ai pastori che consideriamo impuri
e che tuttavia si aprono a Colui che non dà importanza alla loro impurità.
Buon Natale ai pastori che discriminano le pecore bianche da quelle di colore,
dimenticando che in tutte loro scorre lo stesso sangue rosso.
Buon Natale a quei pastori educatori che di giorno educano all’onestà
e nelle loro notti conducono una vita da briganti.
Buon Natale ai pastori che dormono all’aperto, sotto i ponti e nelle stazioni,
a chi non dorme perché ha mangiato troppo e chi non dorme perché ascolta la fame.
Buon Natale a quei pastori cristiani che difendono le radici cristiane dell’Europa
e non avvertono la loro ipocrisia quando respingono i migranti e i profughi.
Buon Natale ai funzionari della legge, alle forze dell’ordine,
spesso pastori forti con i deboli e impotenti con i forti.
Buon Natale ai pastori che vaccinano le loro pecore
perché nessuna sia esclusa dalle loro cure.
Buon Natale a quei pastori che fasciano le ferite della vita con la benda del perdono,
a chi guarisce le piaga del risentimento con la medicina della pace.
Buon Natale a quei pastori che vivono le festività senza una persona cara,
a cui è richiesto di tirar fuori una forza che non sanno di avere.
Buon Natale a chi celebra la nascita del Salvatore
e trova posto nell’albergo del proprio cuore.
…secondo il vangelo se ci mettiamo in fila con gli ultimi, con gli impuri, con i briganti, con gli estranei a livello religioso e sociale, possiamo diventare i primi testimoni della nascita di Gesù.
Buon Natale a tutti!