15 agosto 2023 Assunzione di Maria (Ap 11,19a;12,1-6a.10ab; Lc 1,39-56)
Nell’Oriente cristiano la festa dell’Assunzione di Maria prende anche il nome di “dormitio Mariae”. La morte come l’addormentarsi, per poi al risveglio vedere la vita. Maria, con un grembo di adolescente da poco abitato, sale da sola la montagna per incontrare Elisabetta e condividere la gioia di chi attende la vita che portano nel ventre. Lo stesso testo dell’Apocalisse è un invito a leggere la storia con gli occhi di Dio, con lo sguardo fiducioso nella vita. «Maria si mise in viaggio in fretta», perché l’amore ha sempre fretta, non sopporta ritardi e va mossa da quel futuro che prende carne e calore in lei. Prima ancora che nasca quel piccolo, Maria andando verso gli altri anticipa lo stile che quel Figlio vivrà fino alla morte di croce.
O Maria tu che sei messaggera di vita, non permettere che sulla nostra bocca il lamento prevalga sulla riconoscenza, che lo scoraggiamento vinca la fiducia, che l’indifferenza comandi la passione di vivere, che il rincorrere i nostri bisogni ci renda ciechi verso le ferite dei vicini, che il peso del nostro passato ci impedisca di far credito al futuro. Osservando il mondo fa che non ci fermiamo alle sterili parole, ai commenti da bar, ad accrescere le già tante lamentazioni, ma a credere che verranno tempi migliori. Tu che, ragazzina di Nazareth senza corone in testa, ti sei rivolta all’Onnipotente dicendo «Ha guardato la piccolezza della sua serva», ispira anche noi, piccoli esseri umani, le stesse parole. Siamo piccoli ma non schiacciati, piccoli ma non calpestati, piccoli che hanno dentro la grande forza della loro fiducia in Dio. Donaci, come te, di credere che la “misericordia di Dio” inizia a fare giustizia deponendo dal trono i potenti che pensano solo a se stessi, i governanti che non gestiscono con giustizia, le amministrazioni che si dimenticano della sofferenza umana, premiando invece chi si fa servo della vita e della dignità umana, arricchendo chi non smette di amare e perdonare, e facendo tornare a casa i ricchi avidi a mani vuote. O Maria, non è che stai sognando? Se io sognassi da sola, risponde, il mio resterebbe solo un sogno, ma se è fatto tutti insieme, è già l’inizio della vita nuova. Tu che sei stata assunta dall’Onnipotente, intercedi che assuma anche noi nel Suo progetto.