Domenica 18 dicembre 2022 - 4 Avvento A (Mt 1,18-24)

Il vangelo di oggi racconta l’evento della nascita di Gesù attraverso il quale l’uomo entra nella storia di Dio. Il matrimonio ebraico ufficiale poteva precedere di uno o due anni la convivenza e la sua violazione era considerata un adulterio. Attraverso un sogno si dice a Giuseppe che Maria è incinta di un annuncio e non di lui. È un caso mai sentito in Israele: una vergine incinta. In altre occasioni un angelo aveva annunciato una gravidanza, ma si trattava di mogli sterili, mentre a Giuseppe gli è successo di sposare una vergine incinta. Questo caso irregolare gli ha messo contro tutta la comunità tanto che le donne di Nazareth guardavano curiose la pancia di Maria. Secondo la legge, infatti, Giuseppe avrebbe dovuto ripudiarla e lei essere lapidata come adultera. Per la tradizione il caso di Maria è considerato un adulterio e solo lei avrebbe dovuto pagare l’errore, poichè era considerata proprietà del marito. Giuseppe rimane disorientato, ferito, tradito e pur sapendo che quel bambino non è suo e non viene dal suo seme, accetta di inserirlo nel registro della sua famiglia che discende dritta dal re Davide.

Giuseppe disobbedisce alla legge, è capace di dire di no e sceglie di obbedire al suo cuore: sente di amare Maria più di prima. A volte, sembra dirci Giuseppe, che per fare la cosa giusta occorre infrangere la legge...Il suo è un invito a scegliere la vita nonostante le delusioni e i fallimenti che riserva. Come è accaduto a Giuseppe anche noi sogniamo, pianifichiamo, programmiamo, ma poi la realtà arriva in un modo inaspettato e la vita non accetta di essere sfidata. La sorpresa, infatti, rientra in quella non regolarità umana, che forse è l’unica regola delle vicende umane. È bello osservare che nella voce dell’angelo rivolta a Maria e nella voce del sogno rivolta a Giuseppe si ripete l’identico invito: «Non temere!». In altre parole: non temere di essere amato da Dio, non temere di aprire la porta al "Bambino”, non aver paura di chi ti vuole bene! Perché temere l’amore significa aver paura della vita. Come le parole dell’angelo sono state semi che hanno trasformato un corpo di donna in grembo fecondo, così chiediamo a Dio che il seme della Parola ascoltata faccia nascere in noi il gusto e l’impegno di una vita nuova all’insegna dell’amore.Del resto il Bambino Gesù che nasce da Maria è un amore diventato visibile nella nostra umanità.

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Natale 2022 (Lc 2,1-14)

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Domenica 11 dicembre 2022 - 3 Avvento A (Mt 11,2-11)