Domenica 5 marzo 2023 - 2 A (Mt 17,1-9)

Il vangelo dice che Gesù: «Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte… E là fu trasfigurato», cioè trasformato: divenne luminoso. Insieme ai discepoli su questo monte alto oggi, in disparte, ci siamo anche noi. Nella Bibbia c’è una sorta di simpatia nel descrivere la divinità, come il Dio dei monti. Si dice inoltre che su quel gruppo scese una nube luminosa che li coprì con la sua ombra e una voce dal cielo disse: «Ascoltatelo!». La nube indica la presenza di Dio, mentre la sua voce invita ad ascoltare solo il Figlio. Gesù sta andando alla croce e all’apparenza il suo sembra un fallimento, mentre in realtà la sostanza è diversa, nel senso che la vita va guardata con occhi nuovi e diversi. Il volto di sole che appare in Gesù è anche il nostro, perché ciascuno ha dentro di sé un tesoro di luce, ha una bellezza interiore da regalare, ha una luminosità addormentata da svegliare. Trasfigurarsi corrisponde alla gioiosa fatica di liberare la luce e la bellezza sepolte in noi e aiutare altri a fare lo stesso.

Per trasfigurarsi la voce dal cielo non ci chiede di fare cose, ma di ascoltare Lui, il figlio Gesù. E ascoltarlo è davvero scomodo, faticoso, duro. Distinguere la sua Parola maiuscola dalle parole, significa trasfigurarsi. Non si può mettere sullo stesso piano la Parola di Dio e quella di un vescovo, di un veggente, di un parroco… Non abbiamo bisogno di visioni e di apparizioni supplementari. La nostra trasfigurazione inizia quanto smettiamo di ascoltare i nostri bisogni, le nostre paure, le nostre ansie e cominciamo ad ascoltare la sua voce che ci chiama a uscire da noi stesso, a regalare vita, a portare luce dove ci sono volti sfigurati. In questi giorni sono i volti dei migranti che hanno trovato sepoltura nel mare. Con la poetessa somala Warsan Shire ai politici che si permettono commenti fuori luogo sui volti sfigurati di questa gente direi: «Nessuno mette i suoi figli su una barca, a meno che l’acqua non sia più sicura della terra». Ascoltare la voce del vangelo è tremendamente scomodo, eppure il suo messaggio è sole che fa vivere anche chi non si conosce. Trasfigurarsi significa amare ogni vita, abbracciare chi sta male, girarci verso la luce, così come la natura in questi giorni si gira verso la primavera.

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Domenica 12 marzo 2023 - 3 Quaresima A (Gv 4,5-42)

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Domenica 26 febbraio 2023 - 1 quaresima - A (Mt 4,1-11)